Il progetto prevede il potenziamento della stazione di sollevamento con l’installazione di due nuove pompe, il cui alloggiamento è già predisposto all’interno dell’idrovora. Sarà necessario procedere al solo acquisto delle pompe, essendo i tubi contenitori già realizzati, ed adeguare i quadri elettrici, consentendo il funzionamento di tre pompe con l’alimentazione elettrica e di tre con il gruppo elettrogeno. Verrà infine installato un trasformatore da 25 KW per i servizi ausiliari, recuperato dall’idrovoa recentemente ristrutturata di Nave S. Rocco.
Motivazione:
Il progetto nasce dalle problematicità riscontrate durante gli eventi di piena del 2000 e del 2002, che hanno evidenziato la necessità della costruzione dell’impianto e dalla considerazione che un suo eventuale blocco causerebbe l’allagamento, graduale, di un vasto territorio, fino all’aeroporto ed alla sede della Protezione Civile, oltre a molti edifici civili ed artigianali.
Urgenza:
Media, in quanto l’attuale impianto si è dimostrato fino ad ora sufficiente, ma occorre aumentarne la capacità di sollevamento per garantire la sua efficiacia per precipitazioni con maggiore tempo di ritorno, come prevede il vigente P.G.U.A.P.
Sicurezza:
Il Bacino della fossa Maestra di Mattarello sottende una vasta area civile e rurale situata in sinistra Adige dalla circonvallazione fino alla località Acquaviva. Conseguentemente l’incapacità di smaltire l’eccesso di precipitazione dovuto ad eventi di particolare durata e intensità si ripercuote su una vasta area di fondovalle.